Ancora una data certa non c’è. Il rientro a scuola, ipotizzato per il 2 settembre, non è ancora confermato. Il Comitato di esperti nominato dalla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina sta lavorando per mettere a punto un piano per la ripartenza della scuola, chiusa ormai da mesi per l’emergenza sanitaria legata al coronavirus.
Maturità ai tempi del coronavirus
In questo momento l’unica cosa certa riguarda la maturità 2020. L’esame di Stato, che quest’anno coinvolge 480mila studenti, potrà essere sostenuto fisicamente nella propria scuola, in un’unica sessione orale, a partire dal 17 giugno, nel rispetto di tutte le misure imposte dalle norme igienico-sanitarie e dal distanziamento sociale.
Sfuma quindi l’idea dell’esame on-line: la maturità si svolgerà in presenza, anche se senza il supporto morale di amici e parenti. Tutti ammessi, nessuno bocciato, anche se il voto finale terrà conto sia del colloquio di maturità che del percorso scolastico del triennio (nella valutazione non rientrerà invece l’Alternanza scuola-lavoro).
Secondo le ultime news riguardanti la maturità per comporre il voto finale potrebbe concorrere per 40/100 la prova orale, mentre il restante 60/100 sarà stabilito in base alla valutazione del curriculum dello studente (12 punti per i crediti del terzo anno, 13 per il quarto e i restanti per il quinto, con possibilità di raggiungere anche la lode per gli studenti meritevoli).
La prova terrà conto di tutte le materie, con la possibilità da parte degli insegnanti di proporre anche alcune esercitazioni scritte come brevi traduzioni e problemi di matematica-fisica. Resta confermata la presenza di una commissione, composta da sei membri interni e un presidente esterno, che tiene conto delle varie discipline di indirizzo.
Previsioni apertura scuola
Come confermato anche dal premier Conte nella conferenza stampa del 26 aprile, la Fase 2 non prevede ancora la riapertura delle scuole in sicurezza.
Uno scenario probabile vede il graduale ritorno in classe degli studenti da metà settembre, con tempi e modi diversi per età. I primi a tornare a scuola saranno i bambini degli asili dai 3 anni in su e i ragazzi fino ai 14 anni, solo dopo gli studenti delle superiori. Per i bambini dell’asilo e le elementari non si prevede l’utilizzo di mascherine, mentre dovranno indossarle maestri e personale scolastico.
Secondo alcune indiscrezioni cambieranno anche le disposizioni dei banchi, disposti in cerchio per riuscire a mantenere le distanze. Le classi potrebbero essere anche spezzate, o mischiate per consentire lezioni diversificate. In alcuni casi sarà necessario anche avviare lavori per recuperare aule o ali di edifici al momento non utilizzate, oppure è allo studio l’ipotesi di sfruttare giardini interni ed esterni agli edifici scolastici, musei e teatri non utilizzati al mattino, palestre, per svolgere le lezioni..
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