Scuola: i risultati della DAD!

di Valerio Fiormonte

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Scuola: i risultati della DAD!

Sono passati quasi venti giorni dai provvedimenti del 4 Novembre, che hanno visto il ritorno definitivo alla DAD negli istituti superiori di tutta Italia e nelle classi seconde e terze medie delle zone rosse.

Il numero dei contagi nel nostro Paese non accenna a diminuire particolarmente: le cifre si aggirano sempre intorno ai 30.000 nuovi casi giornalieri, con un rapporto di positività dei tamponi che varia dal 14 al 17%, ossia numeri ancora estremamente alti.

Quasi ogni settimana c’è un aggiornamento per quanto riguarda le fasce delle Regioni (il prossimo è previsto venerdì 27 Novembre): allo stato attuale, le uniche rimaste gialle sono il Veneto, la provincia di Trento, il Lazio, il Molise e la Sardegna.

Nonostante i contagi rimangano alti e sia comunque difficile stabilire parametri di miglioramento (o peggioramento) aggiuntivi al famoso indice Rt, in alcune zone possono essere valutati e confrontati i numeri dei nuovi contagi grazie al monitoraggio della scuola: l’esempio più importante ce lo fornisce la Lombardia.

Contagi scuole milanesi: lieve calo

A Milano, una delle città più colpite dalla pandemia, si iniziano a vedere i primi risultati da quando si è tornati alla didattica a distanza.

Se è vero che dalla seconda media in poi gli studenti milanesi, essendo zona rossa, seguono le lezioni da casa, è altrettanto vero che una diminuzione dei contagi (seppur minima) nel rapporto tra le settimane 2 – 8 Novembre e 9 – 15 Novembre è presente anche nelle scuole aperte:

  • asilo nido: – 12 contagiati (139 vs 127)
  • scuola materna: – 81 contagiati (367 vs 286)
  • scuola elementare: – 83 contagiati (821 vs 738)

Numeri decisamente più bassi per gli altri due gradi di istruzione, ossia scuole medie e scuole superiori, che però hanno una frequenza quasi al 100% da remoto:

  • scuola media: – 197 contagiati (638 vs 441)
  • scuola superiore: – 297 contagiati (651 vs 354)

I dati, forniti dall’ATS (Agenzie di Tutela della Salute) lombarda, mostrano quindi chiaramente che la chiusura degli istituti, avvenuta già dal 26 Ottobre nella Regione, è stata una delle scelte più necessarie e giuste per frenare l’andamento dei contagi tra i giovani.