
Continuano a crescere senza sosta in tutta Italia i nuovi contagi, a fronte di giornalieri record di tamponi: nella giornata di mercoledì si sono registrati sia il record di nuovi casi (24.991) che di tamponi (198.952).
Il DPCM, annunciato nella serata di Domenica 24 Ottobre dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha imposto la chiusura di ristoranti, bar, pasticcerie e pub alle ore 18; parallelamente sono state chiuse le palestre, le piscine ed i centri sportivi.
Per quanto riguarda la scuola, nonostante la didattica in presenza sia stata definita dal Premier “un valore irrinunciabile”, c’è stata un’indicazione di ritorno parziale alla DAD (Didattica A Distanza) del 75% negli istituti superiori.
L’obiettivo (e la speranza) da parte di Conte è di attuare questa misura solo per qualche settimana, per poter “sgonfiare” il numero dei contagiati giornalieri insieme agli altri provvedimenti intrapresi.
Scuola: la dad Regione per Regione
Il ritorno definitivo alla Didattica a distanza, nonostante i numerosi freni da parte della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, sembra dunque ormai inevitabile.
È già così in tutte le scuole secondarie di secondo grado della Lombardia, dell’Abruzzo e della Sicilia; seguiranno presto a ruota il Veneto, stando alle dichiarazioni del Governatore Luca Zaia, al fine di alleggerire il numero di persone che usufruiranno dei mezzi pubblici nelle ore più a rischio di affollamento, e probabilmente la Sardegna.
In Trentino-Alto Adige verranno chiuse le scuole la settimana prossima per fare il punto della situazione, con la DAD attiva già al 50% negli istituti superiori.
In Campania e Puglia già chiuse scuole di ogni ordine e grado, probabilmente seguite dalla Calabria a breve fino a fine mese.
Nel Lazio, in Liguria ed in Toscana, per il periodo dal 27 Ottobre al 24 Novembre, come indicato dal Premier Conte verrà attivata la DAD al 75% negli istituti superiori.
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