
Nuove colorazioni per alcune Regioni e province e nuovo DPCM in vigore fino ad inizio Aprile, con importanti direttive per quanto riguarda il mondo della scuola.
Regioni: nuovi colori da oggi, lunedì 8 marzo
Da Lunedì 8 Marzo l’aggiornamento dei colori delle Regioni prevede:
- zona rossa: Campania, Romagna e provincia di Frosinone;
- zona arancione: Friuli-Venezia Giulia e Veneto.
Nuovo DPCM: criteri chiusura scuole
Scuole chiuse nel caso in cui la propria provincia registri più di 250 casi ogni 100mila abitanti nella settimana prima dell’ultima rilevazione: questa la nuova regola dettata dal DPCM del neo-Governo guidato da Mario Draghi, in vigore per un mese esatto (salvo ulteriore proroga) da Sabato 6 Marzo fino al 6 Aprile.
Il provvedimento vale per le scuole in zona gialla e arancione, al fine di poter creare dei mini-lockdown locali concentrandosi sulle province più a rischio e non costringere tutta la Regione al disagio.
Per le Regioni in zona rossa, invece, la situazione è cambiata rispetto ai provvedimenti di questi mesi: la chiusura delle scuole, in questo caso, è totale e non circoscritta per tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Lezioni in presenza: per chi rimangono garantite?
Ciononostante, non per tutti gli alunni sarà obbligatoria la Didattica A Distanza (DAD) in caso di zona rossa o provincia a rischio.
I figli di alcune categorie di lavoratori, giudicate di prima necessità, potranno comunque seguire le lezioni in presenza: viene precisato nella nota 343 del 4 Marzo dal Ministero dell’Istruzione.
Nella nota, infatti, si legge che i figli di personale sanitario e di dipendenti di attività ritenute indispensabili come supermercati ed edicole, previa richiesta espressa e motivata ed in ragione dell’età anagrafica, hanno la possibilità di partecipare alle lezioni in classe.
Allo stesso modo, anche in zona rossa rimane garantita la possibilità di frequenza per alunni con disabilità e/o bisogni speciali.
DAD: in arrivo nuove risorse?
E per tutti gli altri?
Nonostante le numerose proteste da parte dei genitori che, il più delle volte, dovendo lavorare non sanno a chi lasciare i propri figli, sfortunatamente non sarà possibile frequentare in presenza nelle situazioni sopracitate.
Arriverà però, entro una settimana o massimo 10 giorni, un nuovo DL Sostegno che prevederà proprio delle risorse per aiutare i genitori che vivono questa difficoltà: lo fa sapere la neo-Ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, che ha parlato di “oltre 220 milioni per sostenere il congedo parentale”.
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