Nonostante il coronavirus e la ricrescita (lenta) dei contagi, fanno ancora capolino le vecchie cause pre-pandemiche di chiusura delle scuole: maltempo, malattie “tradizionali” e scioperi. In alcuni casi, anche piuttosto curiosi…
Maltempo in Sardegna: scuole chiuse
La Sardegna in questi giorni sta vivendo un’emergenza dovuta al maltempo, che ha costretto la Regione a dichiarare l’allerta arancione.
A Cagliari e provincia, in particolare, c’è stata una vera e propria bomba d’acqua che ha costretto il sindaco a chiudere tutte le scuole lunedì 15 novembre 2021: l’obiettivo della chiusura è quello di permettere alle autorità di verificare la sicurezza degli edifici scolastici dopo i forti disagi e gli allagamenti che hanno piegato la città.
Il maltempo non si ferma però solo nel capoluogo sardo: è prevista l’allerta arancione anche in Basilicata e l’allerta gialla in altre sette regioni: Lazio, Lombardia, Calabria, Piemonte, Sicilia, Puglia e Toscana.
Allerta scabbia!
Sempre a Cagliari, il sindaco Paolo Truzzu ha dovuto affrontare un’altra emergenza seppur di minore entità: tre focolai di scabbia.
Le scuole ad essere coinvolte sono l’Istituto Marconi, il Liceo Classico Siotto Pintor (viale Trieste) e l’Istituto De Sanctis-Deledda in via Cornalias.
Truzzu ha disposto la chiusura di questi istituti dopo che un’infestazione da acaro della scabbia è stata segnalata in alcune classi; il provvedimento durerà fintantoché gli edifici non saranno completamente sanificati e non più a rischio grazie alla disinfestazione.
Scioperi in Emilia Romagna… per la dieta
In Emilia Romagna la dirigente scolastica di una scuola elementare è stata costretta venerdì scorso (12 novembre) a chiudere l’edificio per un giorno, lasciando a casa 160 bambini, a causa di uno sciopero a cui hanno aderito tutti e quattro gli operatori scolastici.
Nulla ha potuto la dirigente scolastica, che ha dichiarato di rischiare di “trovarsi 160 bambini dai 6 ai 10 anni alle 7.30 del mattino fuori dalla scuola, senza alcuna assistenza dei collaboratori assegnati e senza poterli rimpiazzare”.
Lo sciopero è stato indetto dal Sindacato autonomo europeo scuola ed ecologia, che ha chiesto “disposizioni per la conoscenza e la promozione della dieta dei gruppi sanguigni nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”.
La “dieta dei gruppi sanguigni” è una teoria priva di fondamento scientifico ideata da James D’Adamo, naturopata statunitense, nel 1957: secondo questa teoria i gruppi sanguigni (A, B, AB e 0) hanno diverse capacità di digerire gli alimenti e pertanto dovrebbero seguire diete specifiche e varie.
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