Bianca Senna, nipote del compianto pilota brasiliano Ayrton Senna, ha parlato in un’intervista dell’Istituto Ayrton Senna per i bambini brasiliani meno fortunati.
In Italia, sono tanti gli sport che vengono seguiti con un certo trasporto e, ogni volta che si vede nascere un campione, i tifosi italiani sanno dimostrare un calore che va oltre ogni immaginazione, riuscendo a vedere in alcuni di questi delle vere e proprie figure da emulare e, certe volte, da venerare. Nella Formula 1, quando si pensa a una di queste figure, non può che venire in mente Ayrton Senna.
Per i più giovani, che magari conoscono soltanto il nome, basti sapere che Ayrton Senna è stato un grande campione brasiliano che, con grande dedizione, ha fatto la storia delle corse automobilistiche di F1, vincendo ben tre campionati mondiali nel 1988, nel 1990 e nel 1991. Come molti sapranno, il pilota ha trovato la morte in seguito a un incidente nel circuito di Imola, in Italia, nel 1994 e, proprio in quel circuito, farà ritorno dopo quasi trent’anni la nipote Bianca.
Bianca Senna, l’impegno sociale
Bianca Senna è la nipote del grande pilota Ayrton Senna che, proprio in ricordo del compianto zio, ha deciso di dedicare la vita al miglioramento delle vite altrui, dedicandosi a una delle categorie più deboli della società ovvero i bambini. In Brasile, le condizioni di povertà estrema sono tante e, la missione di Bianca, è proprio quella di dare un futuro a tanti bambini, spesso orfani, che altrimenti vivrebbero in mezzo a una strada.
Per fare ciò, Bianca ha fondato ormai diversi anni fa, l’Istituto Ayrton Senna. Quello di Bianca Senna è un nome che ha tanto fatto parlare di sé nel mondo della beneficenza e non solo per via del cognome prestigioso: era il 2019 quando Papa Francesco, accoglieva Bianca per ricordare lo zio pilota a 25 anni dalla scomparsa, ma soprattutto per parlare del lavoro dell’Istituto.
Nel 2004, l’Istituto Ayrton Senna ha ricevuto un particolare riconoscimento dall’UNESCO: una cattedra sull’educazione e lo sviluppo umano. Per il tempo, si trattò di un’assegnazione molto particolare, dato che si trattava della prima organizzazione non governativa a riceverla. Per Bianca però, non passa giorno che non ci sia un pensiero per lo zio Ayrton, motore ispiratore delle sue gesta.
Come Bianca ha dichiarato:“Il ricordo che ho di Ayrton è per lo più fuori pista, dato che ero ancora molto giovane e seguivo le gare a casa”. Bianca ha parlato di suo zio, descrivendolo come una persona solare e divertente, il cui sorriso continua a mancare nella vita della famiglia Senna.