Contributi della pensione: devi fare questo entro giugno per stare in regola e non perdere soldi

C’è un obbligo per alcuni lavoratori che vogliono salva la pensione e non desiderano un taglio sull’assegno per mancanza di contributi.

Se non si versano i contributi si dovrà attendere per il pensionamento ma soprattutto ci si dovrà accontentare di una somma più bassa sull’assegno. Vediamo come evitare un errore che costerebbe caro.

Contributi pensione cosa fare entro giugno 2024 per non perdere soldi
Per non perdere soldi si ha tempo fino a giugno 2024 – Foto Canva (Smemoranda.it)

Il sistema previdenziale italiano basa gli scivoli pensionistici sul requisito contributivo. Ogni forma di pensionamento richiede un determinato numero di contributi da aver maturato mentre in alcuni casi non è necessario il raggiungimento di un’età anagrafica specifica. Facciamo l’esempio della pensione anticipata ordinaria. Permette di lasciare il mondo del lavoro con 42 anni e dieci mesi di contribuzione (un anno in meno per le donne). Quota 103, invece, richiede 41 anni di contributi più il compimento di 62 anni di età.

Alcuni scivoli esigono, poi, un numero elevato di contributi mentre altri sono più facilmente raggiungibili. Vedi la pensione di vecchiaia o la pensione contributiva con 20 anni di contribuzione. Certo è che più contributi si saranno accumulati più alto sarà l’importo sull’assegno pensionistico. Eppure perdere contributi e quindi soldi è più facile di quanto si pensi. Alcuni lavoratori, infatti, corrono questo rischio non conoscendo la scadenza del mese di giugno.

Addio soldi dall’assegno pensionistico, c’è solo un modo per evitarlo

L’INPS ha diffuso le istruzioni per la regolarizzazione del versamento della contribuzione dei lavoratori distaccati all’estero in nazioni non convenzionate con l’Italia. Per ottemperare all’obbligo c’è tempo fino al 17 giugno procedendo con la denuncia Uniemens. La circolare INPS di riferimento è la numero 49 del 2024. L’ente ha proceduto dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL dove si trovano anche le retribuzioni convenzionali fissate per il calcolo dei contributi, dei premi e delle imposte sul reddito da lavoro dipendente 2024.

Contributi per i lavoratori all'estero
Contributi e denunce Uniemens, ecco chi deve muoversi – Foto Canva (Smemoranda.it)

I contributi si calcolano sulla base delle retribuzioni convenzionali così come avviene per il calcolo delle pensioni, della maternità, della malattia e della disoccupazione. Tali retribuzioni si applicano ai lavoratori che operano all’estero, in Paesi non legati all’Italia da accordi sulla sicurezza sociale. I datori di lavoro che assumono italiani in Italia e li inviano all’estero sono interessati dalla prossima comunicazione che dovrà avvenire entro il 16 del terzo mese successivo alla pubblicazione della circolare INPS.

Cadendo il 16 giugno di domenica, la scadenza slitta al 17 giugno. Così facendo si regolarizzeranno i primi tre mesi 2024 senza oneri aggiuntivi. Il calcolo prevede di trovare le differenze tra retribuzioni imponibili al 1° gennaio 2024 e quelle assoggettate a contribuzione per il mese stesso. Il risultato andrà ad aumentare le retribuzioni imponibili del mese di invio della comunicazione.

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