Coppie non sposate 2024: le tutele della legge sono meno di quel che pensi, allarme dell’avvocato

La legge tutela le coppie non sposate nel 2024? Non è come pensi: l’avvocato esperto della materia lancia l’allarme.

Le coppie di fatto possono essere riconosciute dalle legge e godere degli stessi diritti di quelle sposate? Ecco cosa dice la legge nel 2024 e quali sono le differenze con il matrimonio: gli avvocati lanciano l’allarme.

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Coppie non sposate 2024: le tutele della legge sono meno di quel che pensi – smemoranda.it

Oggi sono sempre più numerose le coppie che scelgono di vivere insieme senza sposarsi infatti nel 2024 le coppie che non contraggono matrimonio hanno una serie di tutele. Ma quali sono le differenze con quelle sposate? Ecco cosa dicono gli avvocati sulle leggi che riguardano la materia.

Coppie non sposate, come la legge tutela chi non ha contratto matrimonio nel 2024

Negli ultimi decenni cresce sempre più il numero delle coppie di fatto, ma quali sono le tutele secondo la legge? L’interrogativo delle coppie è quello di sapere le differenze rispetto al matrimonio e se la legge prevede delle tutele. Sicuramente oggi sempre più giovani scelgono la convivenza al matrimonio per motivazioni economiche e in ogni caso dopo una lunga attesa, il Parlamento ha dovuto considerare questa attuale situazione. Per poter beneficiare di una serie di diritti le coppie devono però svolgere alcune azioni fondamentali e non possono limitarsi a vivere insieme.

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L’allarme dell’avvocato – smemoranda.it

Ogni coppia di fatto, che non ha contratto matrimonio, per poter godere dei diritti indicati dalla legge, deve registrare all’anagrafe comunale i legami. In premessa occorre evidenziare che la legge ha riconosciuto i diritti a coppie di fatto costituite da persone dello stesso sesso. Alle coppie di fatto nelle quali anche uno o tutti e due i partner siano legati ai partner precedenti, quindi anche nel caso di persone separate. Possono avere questi diritti ovviamente solo persone maggiorenni, capaci di intendere e di volere e che non abbiano relazioni di parentela o siano unite già in matrimonio e unione civile.

Le coppie di fatto per procedere con una registrazione anagrafica devono seguire un iter burocratico. I membri della coppia devono sottoscrivere una dichiarazione anagrafica e in questa dichiarazione le persone conviventi dichiareranno di aver costituito una famiglia perché legate da un vincolo affettivo e hanno la volontà di sostenersi moralmente, ma anche materialmente. Per chi si registra la legge prevede quindi alcuni diritti e gli avvocati sono chiari, bisogna sempre effettuare la registrazione.

Dopo aver effettuato l’iter quindi le coppie di fatto possono: accedere ai colloqui in carcere, alle informazioni sanitarie, nelle scelte di salute e donazione degli organi, vendere immobili, succedere come conduttori del contratto di locazione, avere il titolo di preferenza nelle graduatorie di case di edilizia popolare. Se l’ex convivente si trova insieme in stato di bisogno, al termine della relazione, deve ricevere gli alimenti proprio come nel caso di matrimonio. Sarà chiaramente il giudice a stabilire la durata e l’importo degli alimenti.

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