Il ‘900 come non ve l’hanno mai fatto studiare

Orsù! Questo è dunque l’invito pugnace: sia studiato il Novecento con l’imprescindibile ausilio di fotografie d’epoca da proiettare in classe, le quali, corredate d’apposite didascalie, narrano più chiaramente d’ogni parola ciò che allora si compì.

Un comico messo a fare il prof…

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Il ‘900 per immagini (Smemoranda.it)

Oh Novecento, Novecento dimenticato!
Oh Secol breve solcato da guerre, avanguardie e ismi d’ogni tipo…
Oh Secol giovane di ardite sperimentazioni artistiche, letterarie, musicali…
Oh Secol veloce di speranze tecnologiche, di magnifiche sorti e progressive…
Di’: potrai mai perdonarci?

Chè su Te ancora incombe, vilmente, ingiusta condanna d’oblio.
Ahi lasso, nelle nostre aule grave è l’offesa perpetrata a te, che di colpa, invero, non ne hai!
Tutto a noi prof. è da ascrivere l’orribil misfatto di studiarti alla buona, un po’ così, alla ca*zo.

E non fia discolpa se “Annus scolasticus fugit” e il “Programma-che-palle”, mostro tricefalo che ogni entusiasmo divora, ci attarda nelle paludi dell’Ottocento, tra Manzoni, Verdi, Macchiaioli e Garibaldi, per cui s’arriva a maggio che ti si vola addosso faciloni e con la stessa rapidità con cui ci regalasti eventi, personaggi, rivoluzioni. Fu nemesi storica? Tu, che tanto comparisti spavaldo e futurista, mi resti lì, tra un “Faremo un po’ Montale” e “Già tanto se arriviamo al Piano Marshall”, confuso nella mente degli alunni, ignorato del tutto come un qualunque secolo d’Alto Medioevo, sì che mi par di vederti, deluso, con quell’espressione attonita, alla Gasparri.

Mai più! Siamo qui pronti al riscatto! A prender l’armi in tua difesa!

Giuriamo solennemente che prioritario sarai in tutti i campi disciplinari, e non avrai più segreti per i nostri cadetti. Li vedrai maneggiare sicuri date ed eventi, brandire collegamenti interdisciplinari, affrontarsi sprezzanti a colpi di competenze ipertestuali. Padroni, come dovessero disquisire di Messi o Emis Killa.

E tutto ciò, grazie all’arma più potente che ci hai regalato, o Secol breve: l’immagine.

Meglio ancora se avrete l’ardire d’emularmi e fare ciò che ho fatto io: inserirvi con fotomontaggio sui palchi più importanti della Storia.

Tutte le immagini

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Le immagini per studiare il Novecento (ANSA) Smemoranda.it

Ernesto Guevara mentre chiede a un compagno di guerriglia: “Che culo ste cubane, dove è un bagno che vado a pasticciarmi?” “In fondo, ma aspetta che c’è Fidel.”

1969, Sbarco sulla Luna. Visto che gli ingegneri NASA non avevano pensato ad un meccanismo di espulsione delle urine dalla tuta, Neil Armstrong pronuncia la famosa frase: “Houston, abbiamo un problema…”

New York durante la Grande Crisi del ’29. Alcuni operai in pausa in una foto dal titolo “Come sarebbe ti è caduto il fumo?”

Un giovane Ringo Starr ai suoi nuovi tre amici: “Un complesso? Veramente pensavo di metter su una cartoleria…”

22 novembre 1963. Il governatore del Texas al Presidente Kennedy: “Presidente, stia attento che son burloni sti texani, sono soliti lanciare gavettoni.”

Olimpiadi di Berlino ‘36. Hitler furioso coi suoi atleti tedeschi perché il nero Jess Owens, battendo record e avversari, ridicolizza la presunta superiorità ariana. Ma un atleta tedesco, che con Owens ci ha appena fatto la doccia, suggerisce al Fuhrer di non insistere.

Il progettista del Titanic William Pirrie si accorge, al varo del transatlantico, del madornale errore di costruzione che comprometterebbe l’incolumità dei passeggeri: la piscina a bordo non dispone di torretta per il bagnino.

Olimpiadi di Mexico City ’68. Smith e Carlos col pugno levato: non per richiamare l’attenzione sulla discriminazione razziale, come si pensò, ma perché si vedesse meglio lo sponsor.

1945, Yalta. Winston Churchill, dopo aver origliato il dialogo tra Stalin e il Presidente americano Roosevelt, intuisce che l’unica soluzione è grattarsi le palle sotto il cappello.

La ballerina Olga Diaghileva, ignorandone la recente svolta cubista, esterna a Picasso cosa pensa del suo ritratto commissionato al pittore: “Quel cesso sarà tua sorella!”

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