Pensioni: arriva la doppia via per aumentarle, guida pratica al maxi incremento

Non tutti lo sanno, ma ci sono due strade da seguire per poter aumentare le pensioni, ecco come agire per non sbagliare.

Si sente spesso parlare di come le pensioni in Italia siano eccessivamente basse per condurre una vita almeno dignitosa, per questo soprattutto chi percepisce l’assegno minimo non sa bene come andare avanti. Riuscire a gestire al meglio la situazione non è semplice, soprattutto perché non tutti hanno figli che possano garantire un aiuto (anzi a volte sarebbe necessario l’esatto contrario), né si può pensare di risolvere il problema chiedendo un prestito alla propria banca, che potrebbe avere bisogno di condizioni stringenti per poterlo concedere.

soluzioni per aumentare le pensioni
Trovare un modo per aumentare le pensioni non è impossibile – Smemoranda.it

Fortunatamente chi si trova in una situazione simile non dovrebbe abbattersi, né credere che non sia possibile rimediare. Ci sono infatti due possibili alternative che è possibile percorrere e che possono consentire di tirare un sospiro di sollievo e accessibili davvero a tutti.

Le pensioni sono basse? Ci sono due soluzioni davvero utili

Rendersi conto di non riuscire a gestire le varie spese può generare non pochi problemi, al punto tale da arrivare a faticare a prendere sonno la notte. In casi simili si teme addirittura di essere contattati dalla propria banca, se ci si rende conto della situazione e che il conto è in rosso.

La situazione può però essere peggiore se si rientra tra i cittadini che percepiscono le pensioni, dove gli importi sono spesso davvero bassi. Muoversi con tempestività prima che si arrivi al momento in cui si deve percepire l’assegno può essere quindi provvidenziale, magari prendendo contatto con la propria banca così da capire come sia meglio agire.

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Parlare con la banca e trovare la soluzione migliore è ideale – Smemoranda.it

Le alternative da prendere in considerazione possono essere due: fondo pensione o Piano di Accumulo Capitale (PAC). Entrambe buone, anche se solitamente si sente parlare soprattutto del primo.

Il fondo pensione serve a gestire e accumulare risorse durante gli anni di lavoro. Così da avere una pensione complementare nel momento in cui si avrà chiusa la propria carriera professionale. L’importo viene calcolato grazie ai contributi versati sia dai lavoratori che, in alcuni casi, dai datori di lavoro, per poi essere investiti in una serie di asset a seconda di quello che si desidera. Si va dalle obbligazioni alle azioni, ma senza dimenticare gli immobili.

Si può scegliere tra tre differenti tipologie. I fondi pensione aperti sono aperti a tutti. Ci sono poi i fondi pensione chiusi, riservati ad alcune categorie di lavoratori, e i fondi individuali pensionistici (PIP), gestiti da alcune compagnie di assicurazione. Attenzione, però, a volte il capitale può risultare immobile per un periodo di tempo. Per questo se si dovesse avere un’emergenza non è detto sia possibile utilizzarlo. In alcuni casi inoltre il rendimento può essere inferiore alle aspettative.

Il PAC, invece, è una soluzione che consente di incrementare in maniera graduale i propri risparmi, grazie a una serie di versamenti periodici su quello che si guadagna. Anche di breve entità, in modo tale da non pesare eccessivamente sulle finanze di ognuno. In genere si consiglia di diversificare il portafoglio per diminuire i rischi.

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