È rivoluzione per le pensioni. Il governo Meloni ha deciso di cambiare tutto e aumentare gli assegni solo di alcuni italiani: ecco quali sono tutte le novità.
Negli ultimi mesi si è parlato tanto degli assegni pensionistici, con diversi annunci di aumenti in arrivo. Tuttavia, malgrado le numerose dichiarazioni, il cedolino è sempre rimesto lo stesso. Gli ultimi incrementi, infatti, si sono verificati nei mesi di gennaio e marzo, in seguito non si sono verificate altre variazioni tali da da portare ad aumenti dell’importo.
![Aumenti pensioni governo cambia tutto](https://www.smemoranda.it/wp-content/uploads/2024/06/meloni-10-6-24-smemoranda.it_.jpg)
Nonostante questa situazione evidente, i media nazionali hanno continuato a parlare di aumenti delle pensioni, ma puntualmente i tanti pensionati che dovevano ritirare la stessa sono rimasti delusi dopo essersi resi conto che non era cambiato nulla dal mese precedente. La notizia positiva per molti ex lavoratori è che ci sarà un aumento di pensione nel mese di luglio per alcuni pensionati. Solo per una categoria gli importi saranno maggiorati.
Aumenti pensioni a luglio 2024: ecco per chi
Dunque, dopo mesi di proclami, finalmente alcuni pensionati potranno godersi l’aumento della pensione nel mese di luglio. Il pagamento della somma aggiuntiva, infatti, spetta solo a una categoria specifica che ha diritto all’incremento. Stiamo parlando della cosiddetta quattordicesima che spetta ai pensionati che hanno compiuto 64 anni e hanno un reddito al di sotto a due volte l’importo del trattamento minimo.
In pratica, è un aumento che nel caso più roseo potrebbe arrivare a 655 euro netti. In pratica è una somma che viene corrisposta dall’Inps a luglio o a dicembre di ogni mese: nel primo caso spetta a coloro che hanno già maturato i requisiti necessari per riceverla, mentre si rimanda a fine anno nel caso in cui i pensionati non abbiano maturato i requisiti essenziali.
![Aumenti pensioni luglio 2024](https://www.smemoranda.it/wp-content/uploads/2024/06/monete-10-6-24-smemoranda.it_.jpg)
Come anticipato, quindi, la condizione necessaria per avere il diritto all’aumento dell’assegno pensionistico è quella di aver compiuto 64 anni. Non spetta, però, sui trattamenti assistenziali come l’Assegno sociale o la pensione di invalidità civile come si vede con la tredicesima. Per quanto concerne l’importo, questo non è soggetto a rivalutazione ed è lo stesso dal 2017, ovvero dopo che c’è stato l’aggiornamento nel 2015.
I fattori che determinano il calcolo sono il reddito del pensionato, dove gli importi sono sicuramente più alti per coloro che non superano di 1,5 volte la somma dell’assegno minimo; gli anni di contributi e la gestione di appartenenza, dove le regole sono più agevoli per gli ex dipendenti.